google.com, pub-1908550161261587, DIRECT, f08c47fec0942fa0 Pensieri sparsi: Musica classica in San Michele Arcangelo

venerdì 10 dicembre 2010

Musica classica in San Michele Arcangelo

Domenica scorsa, 5 dicembre, nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo a Torre del Mangano (Certosa di Pavia) il Collegio Musicale Italiano, ensemble musicale diretta dal M. Adriano Gaglianello, ha fatto vivere le note di Mozart, di Albinoni e di Caldara. Il programma della serata prevedeva solo componimenti sacri dei tre autori.

Il filo conduttore della serata è stato incentrato sull'influenza che la musica italiana, e in particolare quella di Antonio Caldara (Venezia 1670 - Vienna 1736), ha determinato sullo stile musicale austriaco e sul repertorio sacro di W. A. Mozart (1756-1791).

Antonio Caldara fu un compositore molto prolifico: circa 3500 opere musicali per il teatro, oratori, pezzi sacri e scritture cameristiche. Lavorò prima alla corte dell'ultimo Duca di Mantova, poi a Barcellona da Re Carlo III (poi diventato imperatore), a Roma maestro di cappella del principe Ruspoli (dove conobbe Händel e la famiglia Scarlatti), ed infine a Vienna dove fu la personalità più ricca attiva nelle prime decadi del Settecento. Fu Caldara a terminare il periodo di supremazia italiana (e veneta) nel teatro musicale barocco.

A Vienna, dove trascorse il resto della sua vita sino alla morte, che dette prova di una grande vena creativa. Compose per l'arcivescovo di Salisburgo opere teatrali in ogni anno dal 1716 al 1726. Questi lavori hanno la caratteristica di essere pezzi sempre nuovi, non erano semplici accomodamenti di lavori già rappresentati in precedenza a Vienna. Questo enorme impegno compositivo non sfuggì alle attenzioni di Mozart che, come ebbe a scrive anche in alcune lettere, dimostra un particolare interesse per le novità che Caldara aveva introdotto. Il compositore veneziano infatti innovò lo stile contrappuntistico con temi ispirati a Corelli e Pergolesi e arie e cantate popolari.

Caldara accentra l’importanza dell'orchestra, presente sia in ritornelli strumentali, in sé conclusi, sia nella sinfonia d'apertura che si caratterizzano spesso con la presenza di brani di recitativo strumentale espressi da strumenti solisti, seguendo il gusto molto amato a Venezia. L'influenza che il compositore veneto ha determinato nel panorama musicale austriaco, la si ritrova nelle opere sacre di Mozart, nelle quali si possono ascoltare alcune vere e proprie citazioni delle opere del Caldara.

Il grande patrimonio musicale che ci ha lasciato si compone di una grande quantità di opere di vario genere: melodrammi, serenate, feste teatrali, componimenti da camera, oratori sacri. Circa 50 messe, un numero imprecisato di mottetti (almeno 200), cantate sacre e circa 300 cantate profane a voce sola e continuo. Numerose cantate a 2 voci; circa 500 canoni; oltre 40 madrigali; musica strumentale varia. 2 libri di Divertimenti musicali per campagna, Septetto per archi; 6 quartetti; 4 volumi di composizioni per clavicembalo, 23 fughe con variazione, Capriccio, Arpeggio, Proba organistica; 8 sonate per violino e basso; 7 sonate a 3 per 2 violini e basso, 2 anche con clarini.


La musica ed il canto corale, in un contesto così particolare, crea una dimensione nuova ai luoghi. 

L'atmosfera che si è creata domenica sera in chiesa era densa di una spiritualità, molto intensa e coinvolgente, che non si trova nelle sale da concerto. E' veramente un peccato che, forse a causa della nevicata, non ci sia stata una maggiore partecipazione di pubblico. A Certosa di Pavia non capita spesso di assistere a rappresentazioni simili e, personalmente, spero che si possa ripresentare, in futuro una simile opportunità.


Il programma della serata

W. A. Mozart - Missa in Do KV65
a quattro voci, due violini e basso continuo

A. Albinoni - Magnificat
per soli cori, due violini e basso continuo 

A. Caldara - Missa in Sol maggiore
a quattro voci, due violini e basso continuo

W. A. Mozart - Litaniae Lauretanae KV109
a quattro voci, due violini e basso continuo


il Collegio Musicale Italiano

Soprani: Teresa Nesci, Laura Lanfranchi


Contralti: Sabrina Pecchenino, Annalisa Mazzoni, Monica Ninghetto

Tenori: Massimo Lombardi, Alessandro Baudino, Claudio Poggi

Bassi: Dario Previato, Marco Milanesio

Violini: Mauro Massa, Liliana Mijatovich

Violoncello: Marco Angilella

Organo: Andrea Banaudi

Direttore:Adriano Gaglianello