lunedì 29 novembre 2010

Il Monumento, i Monaci e il turismo a Certosa di Pavia

In questi ultimi mesi ci sono molti che si stanno interessando alla situazione del Monumento della Certosa di Pavia.
Personalmente penso che molti lo facciano anche con "secondi" fini. Penso a chi, oggi, lancia accuse a destra e manca riempiendosi la bocca di proclami e di denunce che, per chi come me è nato qui vicino e conosce questi posti da più di 40 anni, sono a dir poco faziose e pretestuose.
Avevo 15 anni (si parla quindi di quasi 35 anni fa) e qui si sposò una mia zia, nella cappella del monumento. Il parcheggio era identico ad oggi. Da sempre il parcheggio alberato è stato così e lo stato attuale non è dovuto da recente incuria. Oggi siamo più esigenti, forse. Il parcheggio nuovo, costruito 10 anni fa, non viene usato perché siamo diventati tutti pigri. Se non riusciamo a parcheggiare la nostra macchina, magari davanti al portone e in un parcheggio coperto ci lamentiamo.
I Monaci sono sempre stati gli  unici ciceroni del monastero. La bellezza della Certosa di Pavia è proprio questa. Se qualcuno vuole DisneyLand, forse non ha capito lo spirito e la mistica di questi luoghi. Che se ne vada pure in altri Monasteri, più attrezzati tecnologicamente. La spiritualità non sopravvive e non si nutre di comfort. Il pellegrinaggio è anche legato alla fatica ed alla sofferenza.
Tutto il resto è superfluo.