Il progetto del Centro Commerciale di Borgarello ha ricevuto forse l'ok decisivo dalla Regione Lombardia e dalla Provincia di Pavia. I comuni di Pavia e San Genesio sono stati messi in minoranza. I comuni di Certosa di Pavia e di Giussago si accontentano di un piatto di lenticchie. Qualche strada "nuova" in più.
Ma quali strade? La tangenziale di Certosa di Pavia? La strada per Giussago? E come verranno realizzate?
Anche la Regione dice che ci sono delle pecche nel progetto: la compensazione ambientale non è sufficente e verrà prodotto eccessivo inquinamento.
E chi se ne frega. Tanto c'è chi è contento di quello che succederà. Probabilmente è rimasto abbagliato da promesse molto probabilmente fasulle. Ha vinto (spero per il momento) il culto del consumo ad ogni costo. Anche se sono un inguaribile ottimista, forse siamo al punto di non ritorno.
Non c'e peggior sordo di chi non vuole sentire e miope di chi non vuole vedere.
Sei mai stato al Carrefour di Assago? Ti piace forse vivere in un casello autostradale? I gusti son gusti.
Sei mai stato al Carrefour di Assago? Ti piace forse vivere in un casello autostradale? I gusti son gusti.
A proposito di Assago (che non viene considerato come concorrente al nuovo progetto), anche la Confcommercio di Pavia è molto critica. si dice che sarebbero 279 le unità totali dei nuovi posti di lavoro, mentre il nuovo centro commerciale farà perdere (indotto compreso) 573 posti di lavoro. Perdere quindi 294 posti di lavoro è il "guadagno" che ne verrà (forse). Ottimo affare.
Poi bisogna considerare anche il costo (non calcolato da nessuno) dello sfregio irreparabile per il territorio.
Qualcuno crede ancora che si sta cercando una rivalutazione turistica di qualità?Per il momento tocca accettare, "obtorto collo", la decisione (salvo molto auspicabili colpi di scena).
Bisogna che ci si renda finalmente conto del danno che ne verrà e presidiare attentamente la situazione. Se sarà necessario, bisognerà essere assolutamente molto, ma molto esigenti sui parametri delle compensazioni ambientali e sulla qualità delle strade che si dovessero realizzare.
Purtroppo devo dire che sono molto amareggiato e deluso da tante cose.
Cascina Colombara di Certosa di Pavia |
Comunicato Stampa di Legambiente Pavia
Sconcerto e incredulità sono le sensazioni con cui abbiamo appreso questa notizia.
Sin dall’inizio della vicenda, nel lontano 2000 (deliberazioni del Consiglio Comunale di Borgarello, n. 25/2000 e 65/2000) Legambiente ha sempre cercato di evidenziare quelli che riteneva errori, carenze, contraddizioni, inadempienze dei vari passaggi amministrativi, il non rispetto delle norme e contenuti non compatibili con la situazione del territorio.
Ora vediamo che un comune “commissariato” (per le note ragioni) va ad approvare l’ultimo centro commerciale con varie complicità:
Se si realizza una struttura così sull’ex ss. 35 dei Giovi (tra le più trafficate) non osiamo pensare a cosa succederà (ed in parte sta purtroppo già succedendo) lungo il percorso dell’autostrada Redavalle-Castello d’Agogna….
- la Regione che ha addirittura fatto un costoso Piano Territoriale Regionale d’Area Navigli Lombardi per uno “sviluppo qualitativo e sostenibile” del territorio attorno a queste importanti opere, con l’obiettivo della “preservazione delle aree libere presenti all’interno della fascia dei 100 m. dalle sponde dei Navigli e, per una larghezza di 500 mt. quando ci si trova in presenza di aree agricole, con indirizzi per la valorizzazione del territorio agricolo e ambientale”. Il centro commerciale ricade in questa fascia di 500 mt. (vedi tav. 3 sistema rurale-paesaggio) ed allora qual è il miglior modo per valorizzare il Naviglio Pavese ed il suo territorio agricolo-ambientale? Realizzare un centro commerciale su un’area da 240.000 mq. che si affaccia su Naviglio e Navigliaccio….
- la Provincia di Pavia, che in cinque anni non è riuscita ad adeguare il proprio Piano Territoriale di Coordinamento (o non ha voluto farlo) le cui linee guida (2007) prevedevano “un giro di vite a centri commerciali e logistiche”…. Il suo Presidente in diverse occasioni ha accusato i sindaci di svendere il territorio e questa operazione che cos’è….?;
- Certosa e Giussago da sempre contrari sembra abbiano cambiato idea per un pugno di euro;
- altri prendono le distanze in un gioco delle parti che non incanta più nessuno…
Ma non ci rassegniamo ed impegneremo tutte le nostre risorse per evitare che sia questo il modello di sviluppo perseguito in Provincia di Pavia.
Legambiente circolo Terre d’Acqua
Legambiente circolo di Pavia “il barcè”
Legambiente Provincia di Pavia - Gruppo Territorio