google.com, pub-1908550161261587, DIRECT, f08c47fec0942fa0 Pensieri sparsi: Turismo sostenibile e azioni locali

domenica 11 marzo 2012

Turismo sostenibile e azioni locali

Il valore del patrimonio culturale del nostro territorio è la miscela di tanti beni intangibili quali il paesaggio, la storia, la cultura e i saperi. La fase progettuale di valorizzazione dei beni culturali provinciali ha una lunga storia, con tanti convegni, laboratori e molte discussioni. Finalmente si è acquisita la consapevolezza del valore del proprio patrimonio architettonico e ambientale. Sono anche state evidenziate le potenzialità che sono la base ed il motore di nuove azioni. Questa consapevolezza fa nascere nuove responsabilità: bisogna saper mettere in pratica tutte le azioni possibili per promuovere lo sviluppo territoriale.

Qualcosa si sta muovendo in questa direzione. Il Comune di Certosa di Pavia ha deciso alcune iniziative - di cui si è letto sulla stampa locale - che faranno diventare il nostro patrimonio culturale una risorsa da vivere e da far vivere in modo sostenibile. A queste iniziative manca ora solo il parere favorevole della Provincia di Pavia. Spero che non ci siano intoppi, che l'autorizzazione arrivi presto e che venga dato il via libera ai progetti, perchè è ora di passare all'azione, l'Expo2015 non è lontano.

Sul tema "turismo sostenibile" è anche interessante leggere quanto scrive l'assessorato al Turismo della Provincia di Pavia in "CondividiAMO: paesaggi, saperi, storie, culture" in seguito alla partecipazione a questo laboratorio.

Il parcheggio

Certosa, Ztl e area pic-nic per i turisti dell’abbazia
Chiusura del parcheggio davanti al Monumento, zona a traffico limitato (Ztl) e posteggio più grande gestito (e rimesso a nuovo) direttamente dal Comune. Questa è la decisione presa dalla giunta l’altro pomeriggio per rivoluzionare la viabilità attorno al monastero. Rivoluzione che dovrebbe prendere avvio già dall’inizio del mese prossimo. Costo dell’intera operazione, circa 70 mila euro. Capitolo parcheggi. Verrà chiuso, definitivamente, quello più piccolo nel boschetto accanto all’ex ristorante “Chalet della Certosa”. «Verrà trasformato in un’area verde e attrezzata per il pic-nic – spiega il sindaco Corrado Petrini. L’unico parcheggio, quindi, resterà quello di Villanova, il più grande per intenderci». Ma l’operazione comporterà necessariamente una zona a traffico limitato nelle immediate adiacenze della Certosa. Anche, e soprattutto,per la strada che costeggia il Monumento e sbuca poi sulla provinciale. Quella, in pratica, dove è concentrata la maggior parte dei ristoranti. Ma Petrini mette subito le mani avanti, a scanso di equivoci. «Chiaramente l’accesso sarà consentito ai clienti degli esercizi pubblici, così come ai residenti» sottolinea. Tutti gli altri, però dovranno da aprile in poi mettere la macchina (e soprattutto camper) nel posteggio. Che sarà oggetto di restyling. «Prima di tutto verranno installate sbarre automatiche e un sistema di video-sorveglianza – spiega ancora il sindaco di Certosa. Verranno eseguiti anche lavori per migliorare l’area sosta. E soprattutto il parcheggio sarà poi gestito direttamente dal Comune». Fino ad oggi, infatti, il servizio era stato esternalizzato. Per le casse municipali l’introito era di 19 mila euro all’anno. Il Comune spera ora, con il nuovo sistema, di aumentare le entrate. «In realtà si tratta di un’operazione più complessa di rilancio del turismo che stiamo definendo insieme alla Provincia – aggiunge Petrini. Ad esempio l’area del parcheggio più piccolo verrà trasformata in zona pic-nic in accordo con piazza Italia, perchè la proprietà di quel terreno è della Provincia». La parte più grossa dell’investimento (40 mila euro) saranno utilizzati per i lavori del parcheggio principale, fra sbarre automatiche, telecamere, rifacimento delle toilette pubbliche. Ci saranno però due eccezioni, prima dell’entrata a regime della nuova viabilità, prevista per il mese prossimo: «La prima sarà in occasione dell’annuale raduno di CL all’abbazia. Anche per il giorno di Pasqua e Pasquetta, in caso di necessità, il posteggio più piccolo potrebbe essere riaperto momentaneamente alle auto, visto il flusso di turisti».
di Giovanni Scarpala Provincia Pavese del 9 marzo 2012