google.com, pub-1908550161261587, DIRECT, f08c47fec0942fa0 Pensieri sparsi: sarà evitata la “ferita” nel paesaggio pavese?

martedì 14 settembre 2010

sarà evitata la “ferita” nel paesaggio pavese?

Il linguaggio e il significato delle parole deve essere preso alla lettera?
Forse in una galassia parallela sì.
Il resoconto giornalistico non è, per sua stessa natura, imparziale.
Le parole trascritte delle interviste nascondono molte trappole.
Chi sarà in grado di smentire ciò che ora appare come una verità inconfutabile?
Ci sarà sempre chi sarà pronto a dire di essere stato frainteso.

I campi dove sorgerà il futuro Centro Commerciale di Borgarello
Borgarello, primo stop in commissione
dalla Provincia Pavese del 12 settembre 2010
BORGARELLO - Troppi dubbi sul centro commerciale di Borgarello. Così la commissione Commercio in Provincia si è arenata. Anzi, bloccata, decidendo di rivedere il caso entro il 28 settembre. Quello è il giorno in cui si terrà la Conferenza dei servizi con Comune, Provincia, Regione e paesi vicini. In quella sede il Pirellone dovrà valutare se la domanda è compatibile con il proprio Piano triennale del commercio; spetta invece alla Provincia dare un parere sulla parte commerciale e accertare se sono rispettati i vincoli urbanistici previsti nel Ptcp (Piano territoriale di coordinamento provinciale) e tenere conto delle osservazioni che arrivano da Comuni o associazioni. Gli enti possono anche rigettare la domanda. La commissione Commercio è stata convocata l’altro giorno, spiega il presidente Gianluigi Secchi, «per comprendere meglio sia la portata dell’intervento, sia l’iter procedurale che il progetto dovrà seguire». E qui sono nati i problemi. Da parte dell’opposizione, ma anche dalla maggioranza. Mentre Rifondazione ha espresso un deciso no al progetto, il Pd ha precisato, per bocca del capogruppo Pierangelo Fazzini: «Avremmo fatto scelte diverse, ma se dobbiamo parlarne allora riteniamo che il metodo seguito dalla Provincia sia discutibile: esaminare la questione Borgarello in assenza di un piano commerciale è cosa improponibile». Anche la Lega ha manifestato il suo no al progetto. Secchi, espressione della maggioranza, conferma: «Praticamente la totalità dei componenti la commissione ha espresso forti perplessità sulle proposte contenute nel progetto riguardo ai “vantaggi” che deriverebbero da questa operazione per la Provincia. La Lega ha espresso preoccupazioni: il rischio di chiusura dei negozi di vicinato; la “ferita” nel paesaggio; l’illegittimità della convenzione tra Comune e società». Quindi la commissione si «è presa l’impegno di esaminare la documentazione e di ritrovarsi prima della Conferenza dei servizi». Della necessità che la Provincia produca un piano commerciale proprio parla anche Confesercenti Pavia, in una lettera inviata al presidente Vittorio Poma e all’assessore Antonio Costantino. «E’ stata la stessa Provincia ad avviare la stesura di un Piano commerciale - scrive il presidente di Confesercenti, Romeo Iurilli -. Di questo piano sono ormai molti mesi che non abbiamo notizie. Che fine ha fatto? Per dare pareri la bussola deve essere orientata sugli interessi generali. Ci domandiamo come questo possa avvenire in assenza di dati oggettivi e di uno strumento che già altre Province hanno adottato». (Donatella Zorzetto)
Borgarello, primo stop in commissione - la Provincia Pavese